Categoria: Legatoria

Legatoria artigianale

Che differenza c’è tra legatoria industriale e artigianale?

la stessa che c’è tra un libro miniato emanuense e un giallo Mondadori!

  

Partiamo dalla descrizione della rilegatura industriale. Normalmente per le pubblicazioni moderne viene utilizzata la brossura, semplice o fresata. È una lavorazione attraverso la quale viene steso un piccolo strato di colla, normalmente polivinilica, ma può essere anche PUR (poliuretanica), sul dorso della pubblicazione, che tiene uniti i fogli di carica. Abbiamo una tenuta più tenace quando il dorso prima dell’applicazione dell’adesivo viene fresato. Esiste un’altro tipo di rilegatura industriale, riservata a pubblicazioni un po’ più pregiate, che unisce i la rilegatura a filo refe (industriale, cuciti a macchina) alla brossura: la rilegatura risulta più bella e più resistente delle precedenti.

Ma vediamo ora cosa comporta, invece, la rilegatura artigianale:

Intanto è una lavorazione dove l’uso delle macchine viene ridotto al solo taglio dei lati del volume, tutto il resto si fa a mano.

Normalmente si comincia con la preparazione dei fascicoli, l’applicazione dei “risguardi” e alla loro cucitura interponendo delle strisce di tessuto che aiutano a tenere insieme il volume. A volte le fettucce sono sostituite da cordini o vengono create catenelle con il filo di cucitura. Nei volumi più antichi, quando la copertina era incollata direttamente al dorso, le corde usate al posto delle fettucce formavano le classiche “costole” sul dorso.

Passaggio sucessivo il rifilo dei tre lati del volume (taglio trilaterale), l’applicazione delle garze di rinforzo e dei “capitelli”.

Sucessivamente si applica la copertina alle garze e ai risguardi.

La spiegazione è un po’ semplificata, anche perchè certi passaggi sono piccoli segreti di ogni legatore, come sempre bisogna fidarsi delle capacità professionali e artistiche di colui che prende in mano i nostri fascicoli per trasformarli in un libro unico.